I Rifugi Pedrotti e Tosa

L’ultima emozione nel Brenta

Ennesima perla dolomitica, che va a completare la nostra collana della scorsa estate nel magnifico Brenta: i Rifugi Pedrotti e Tosa.
L’itinerario descritto è sicuramente il più classico e tecnicamente agevole, con partenza da Madonna di Campiglio (m. 1522).
Percorso comunque da non sottovalutare, che supera le tre ore di percorrenza e sfiora i mille metri di dislivello.

Partenza dal Rifugio Vallesinella
Dal rinnovato e confortevolissimo Rifugio Vallesinella (m. 1513 /servizio di navetta o 3 km a piedi nella faggeta), si effettua il primo step del nostro trekking (50 minuti) alla volta del Rifugio Casinei (m. 1850), con pendenze non trascurabili all’interno della pineta.
La possibilità di spezzare la nostra fatica in vari tronconi, è la caratteristica peculiare, rendendolo fruibile anche a trekker con scarso allenamento.
Il successivo passo è verso il Rifugio Brentei (m. 2172 /1 ora e 20), frequentatissimo itinerario poco faticoso e con una straordinaria visuale sul Crozzon di Brenta.

Nella Val Brenta
Dal Brentei, si supera la bellissima cappella, risalendo l’ultimo tratto della Val Brenta tagliando a mezza costa la sponda di sinistra.
Si procede quasi in falsopiano, su ghiaioni, con la costante visuale delle pareti nord-orientali del Crozzon, Cima Tosa e Cima Margherita.
Obiettivo imminente è la Bocca di Brenta, indiscutibilmente il valico più importante e frequentato di questo gruppo montuoso.
L’accesso avviene attraverso un ripido canale franoso, percorso a volte intuitivamente in base all’eventuale presenza di neve, come nel caso del nostro trekking di inizio luglio (sicuramente utili un paio di ramponcini).

Scenario da cartolina
Lo scenario che si apre in cima alla Bocca (m. 2552), è uno dei più fotografati e spettacolari, con i due rifugi poco sotto di noi, contornati dal Croz del Rifugio e dalla retrostante sagoma del Monte Daino.
Dopo poche svolte in discesa, una cengia non difficile ci introduce al Rifugio Pedrotti, ampio ed accogliente (m. 2491/ 120 posti/ 1 ora e 15), anticipato di pochi metri dalla Cappella del Redentore.
Poco sotto il Rifugio Tosa (m. 2439), risalente al 1881 ed utilizzato, con i suoi 26 posti, come ricovero di emergenza o invernale.

La centralità del luogo offre innumerevoli collegati verso gli altri rifugi del Massiccio: Croz dell’Altissimo, XII Apostoli o Alimonta, attraverso la verticale Via delle Bocchette, solo per citarne alcuni…occasioni a non finire per scoprire lo sconfinato fascino delle Dolomiti di Brenta.

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