Verso il Breithorn

Un trekking da ricordare

Durante quell’estate il caldo era stato feroce, la stagione straordinariamente siccitosa, nelle giornate di pessimismo tutto ciò mi portava ad ipotizzare scenari meteorologici preoccupanti.
Quei giorni sulle montagne erano giunte sospirate correnti fresche, dopo una perturbazione piuttosto consistente.
Un miglioramento del tempo ci aveva spinto verso le vette più alte dell’Arco Alpino, lo straordinario mondo dei “Quattromila“.

La partenza
Siamo partiti quindi prima dell’alba alla volta di Cervinia, per affrontare il Breithorn Occidentale (m. 4165), montagna alpinisticamente semplice, collocata in un ambiente straordinario.
L’occasione era doppiamente speciale, il mio primogenito Emanuele mi aveva chiesto di prendere parte alla “spedizione”.

Tutto era avvenuto senza forzature, in lui stava germogliando quella passione che dentro di me alberga da decenni.
Mi piace pensare che questo suo desiderio fosse nato percependo in me quel “fuoco”, che mi spinge ad andare avanti giorno dopo giorno, testa alta e faccia al vento.
Giunti a Cervinia, il cambiamento di clima era già evidente, arrivati però al Plateau Rosà (m. 3480), utilizzando i tre tronconi della Funivia del Cervino, abbiamo letteralmente trovato l’inverno, in poche ore 30 gradi di differenza, vento gelido e 40 cm di neve fresca sul ghiacciaio.

Verso il “Gigante”
Il Breithorn Occidentale può essere considerato il quattromila di ingresso nel mondo dell’alpinismo, si tratta sostanzialmente di una lunga camminata su neve in alta quota.

Tuttavia, l’ambiente del ghiacciaio pretende preparazione e la possibile presenza di crepacci, obbliga ad una progressione in cordata di 3 o 4 elementi, specie nell’ultimo tratto.
La prima metà dell’itinerario è agevole, seguendo fedelmente le piste da sci, fino al Piccolo Cervino (m. 3883), sede dell’arrivo della funivia da Zermatt, con la meravigliosa compagnia del suo fratello maggiore, il Cervino (m. 4478), sulla nostra sinistra.

Tutto in un Abbraccio
Da qui si apre uno scenario mozzafiato verso tutti i Quattromila del Monte Rosa.
Percorrendo l’ampio pianoro verso il Breithorn, le emozioni rimangono scolpite nella memoria per sempre…e la luce negli occhi di mio figlio ne rappresentava una testimonianza inequivocabile.
Al termine del pianoro, una lunga e ripida diagonale verso sinistra prelude alla cima, raggiunta con grande sforzo, vista la neve fresca, dopo un’ultima deviazione verso destra.
Il cuore è in subbuglio, circondati da tanta bellezza, ma quel che resta di questa giornata…è tutto nel nostro abbraccio sulla Vetta.

Grazie per sempre, Emanuele

 

Informazioni utili
Località di partenza – Plateau Rosà (m. 3480) – Cervinia – Valle d’Aosta
Difficoltà – alpinistico facile
Dislivello – 700 m
Tempo di salita – 2 ore e trenta/ 3 ore
Tempo di discesa – 2 ore/ 2 ore e trenta
Note: necessari ramponi, piccozza, imbragatura e corda.

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