La traversata Monte Reale/ Reopasso

Nuovi stimoli in Valle Scrivia

Desta in me sempre una certa impressione, questa passione che mi spinge ad affrontare sentieri percorsi decine di volte, che conosco come le mie tasche; ogni volta ritrovo lo stesso entusiasmo ed un energia che puntualmente si rinnova.
IMG-20170130-WA0010Mi stupisce anche, specie nelle zone vicine a dove vivo, la scoperta di itinerari inediti, nonostante la trentennale militanza su queste montagne.
Recentemente, salendo sul Monte Reale (m. 902), dal Comune di Ronco Scrivia (dalla stazione ferroviaria/ segnavia 2 triangoli gialli), in prossimità della vetta avevo notato la deviazione per la traversata verso le Rocche del Reopasso, una delle mete appenniniche che prediligo, esplorata esclusivamente dal versante di Crocefieschi, Comune situato sopra Busalla (GE), raggiungibile percorrendo in auto la Val Vobbia.
Il segnavia recitava 2 ore e 40 minuti, passando per Minceto, frazione di Ronco Scrivia (m. 650 / 3 pallini gialli e poi 2X sempre gialle).
Considerando i 60 minuti già impiegati per la salita al Monte Reale, si intuiva che fosse un’escursione fisicamente piuttosto impegnativa, specie se effettuata andata e ritorno in giornata (7 ore).

Un sentiero inedito
Dal bivio si scende a destra verso Minceto, con un gradevole panorama sulla parte terminale delle Rocche, la Carega do Diao (m. 955), che pare lontanissima; in effetti dalla stazione ferroviaria di Ronco Scrivia, la traversata misura 8.6 km.
Giunti poco sopra Minceto, si prende a sinistra in salita all’interno del bosco di castagni (2 ore al Reopasso / 2X gialle), il sentiero molto largo e ben segnalato sale impercettibilmente per 3.5 km, con una bellissima ed inedita visuale sul versante sud del Monte Reale alle loro spalle.

Arrivati ad un bivio a quota 800, si abbandona il sentiero più largo in discesa, prendendo quello più stretto sulla sinistra in lieve pendenza, giungendo al tipico e suggestivo ambiente roccioso delle Rocche del Reopasso.
L’ultimo chilometro, per escursionisti esperti, è di gran lunga il più divertente, a sinistra la deviazione per la Carega do Diao, proseguendo diritti, avanziamo verso la Biurca, costituita dalle due impressionanti cime gemella (941 e 934 m), fra le quali è posizionato l’incantevole bivacco incustodito, proprietà del CAI di Busalla.

L’emozione del Reopasso
La salita alla cima nord, agevolata da alcuni cavi metallici, offre uno spettacolo emozionante sull’Alta Val Borbera, il Parco di Marcarolo e l’Arco Alpino occidentale, con una visuale riservata a quote ben superiori.

Sulla cima sud invece, c’è l’arrivo dell’interessante via ferrata da Crocefieschi, con tratti piuttosto impegnativi ed esposti, che necessita di equipaggiamento specifico ed esperienza. Come detto, la traversata andata e ritorno in giornata è fisicamente impegnativa (oltre 17 km/ 6-7 ore); quale migliore occasione per scegliere di trascorrere una notte all’interno del bellissimo bivacco e ritornare il mattino successivo? (necessario sacco a pelo e materassino).
Ho già descritto le emozioni di un pernottamento in questo luogo magico, ma l’unico modo per comprendere tutto ciò è provare l’esperienza di persona.
NIMG-20170130-WA0012on occorre l’automobile, non serve denaro, ma soltanto passione, determinazione e desiderio di sognare ad occhi aperti…buona traversata.

Informazioni utili
Località di partenza – Stazione ferroviaria di Ronco Scrivia (GE), 325 m
Difficoltà – Escursionistico (l’ultimo tratto E/E)
Dislivello in salita – andata 780 (580 + 200), ritorno 250
Tempo di salita – 3 ore /3 ore e 30
Tempo di discesa – 2 ore e 30/ 3 ore
Lunghezza a/r – 17 km
Note – è possibile al ritorno evitare la salita al Reale scendendo a Ronco direttamente da Minceto (1 km in più).

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2 Comments

  1. bellissima descrizione che lascia immaginare le sensazioni provate durante questa traversata. per i più allenati escursionisti che amano le nostre montagne questo percorso non può mancare

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