Serata al Reopasso

In cammino verso la felicità

Era un pomeriggio di inizio settembre, l’estate era stata lunga, caldissima, le belle giornate di sole non avevano la minima intenzione di lasciare spazio alla stagione autunnale.
Decisero di salire a tarda ora, una scelta controcorrente, quello infatti era il momento dedicato ai ritorni.
Il cielo era limpido, la temperatura alta, il vento praticamente assente: in altre occasioni avrebbero trovato correnti sciroccali o di libeccio.
Quel giorno tutto era immobile, le Rocche del Reopasso sembravano aspettarli.

Salirono lentamente, fu subito in sintonia con lei, si fermò anche a scattare qualche fotografia in più del consueto, prima del tratto finale, per prolungare un altro poco quell’idillio.
Giunsero in vetta, lo spettacolo poteva avere inizio.
Attesero il tramonto abbracciati: quando l’ultimo raggio di sole scomparve, lui visse un meraviglioso momento di totale condivisione con tutto ciò che lo circondava.

Lui poteva essere una pietra, un albero, un filo d’erba: non era importante.
In quell’istante ebbe l’assoluta certezza di non essere solamente un insieme di carne, ossa e fluidi; si sentì un’entità facente parte di un unico grande disegno.

Scesero nel bivacco, mano nella mano, dove avrebbero consumato una cena frugale, davanti ad un’unica candela accesa.

Per il rientro attesero il buio, sempre abbracciati, sempre in sintonia, sempre in contatto.
Scesero con la lampada frontale, nel buio assoluto, ma a lui parve pieno giorno.
Lei era alle sue spalle, la percepiva, bisognosa ma rassicurante, stimolante ma protettiva.
Non aveva mai desiderato così tanto che un traguardo fosse il più lontano possibile, sarebbe sceso per ore ed ore insieme a lei.

Il traguardo arrivò, con lei aveva vissuto una serata straordinaria, un momento che lui avrebbe incorniciato fra quelli irripetibili.

Lei, era la sua ANIMA e dal quel giorno lo avrebbe accompagnato nella scalata più bella, emozionante e difficile della sua vita:

                                 quella verso la FELICITA’.

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2 Comments

  1. da questi racconti, si comprende quanto vi stia a cuore questo monte. ogni volta riuscite a trasmettere queste emozioni anche a noi

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