Rifugio Orsi e Monte Ebro

Un trekking ad anello in Val Curone

Esistono trekking che rappresentano un mix perfetto fra contatto con la natura, fatica e soddisfazione per questa passione che amiamo così tanto.
Durante questi trekking il tempo vola, i passi scivolano via e ci si ritrova al traguardo senza sforzo, con una pienezza ed un’energia rinnovate.
E’ il caso di un nostro recente itinerario in Val Curone: la salita sul Monte Ebro (m. 1700), con passaggio per il Rifugio Ezio Orsi (m. 1397).

Al termine della Val Curone
La partenza è da Caldirola, nota località raggiunta percorrendo per intero la Val Curone.
Si posteggia al termine della strada asfaltata a quota 1180, nei pressi della Colonia Provinciale, inoltrandosi per la larga sterrata, all’interno della faggeta.
Prima parte pressoché pianeggiante, fino ad un bivio che sulla destra porta al vicino Monte Panà (m. 1560 / 45 minuti).

Proseguendo a sinistra, inizia la fase centrale più impegnativa, con pendii piuttosto ripidi nel bosco, fino ad un secondo bivio (m. 1380).
Da qui proseguiamo diritti per il sentiero principale, trascurando la traccia a destra, che costituisce la via diretta al Panà, dalla pendenza davvero ragguardevole.
La parte finale, quasi in piano, ci fa apprezzare il tipico ambiente appenninico di questa zona, fra enormi faggi e scorci sulle cime che rappresentano lo spartiacque fra la Val Borbera e la Val Curone.

Il Rifugio
Un’improvvisa radura annuncia l’arrivo all’accogliente Rifugio Ezio Orsi (45 minuti / 1 ora), una bellissima struttura in pietra e legno, gestita da volontari del CAI di Tortona, che nel 2007 ha sostituito il precedente rifugio in lamiera.
Qui è possibile pernottare per tutto l’anno durante i weekend, o godere di un pasto in un contesto familiare molto piacevole.
Proseguendo in direzione sud, si va all’attacco della cima del Monte Ebro; il ripido sentiero ottimamente segnalato, dapprima nel bosco e poi per prati, conduce sulla cresta finale a quota 1650.
Svoltando a sinistra, in pochi minuti si arriva all’inconfondibile Croce sommitale, simbolo della montagna più elevata ed amata della Provincia di Alessandria, sulla quale, anche dopo innumerevoli salite, la nostra emozione rimane cristallina.

Ritorno ad anello
Per il ritorno ad anello, optiamo per la cresta che dopo aver toccato il Monte Cosfrone (m. 1667), raggiunge il Monte Panà, dal quale prendendo a destra la via diretta che costeggia la recinzione del pascolo, precipitiamo letteralmente a valle.
In breve, si giunge al bivio incontrato all’andata, e quasi senza sforzo in 20 minuti siamo a Caldirola, con una percezione della fatica molto lontana e con una pienezza che solamente i luoghi delle nostre origini riescono a regalarci.

Informazioni utili
Località di partenza – Caldirola (m. 1180)
Difficoltà – Escursionistico
Dislivello – 520 m
Tempo di salita – 1 ora e 30 / 2 ore
Tempo di discesa – 1 ora e 15 / 1 ora e 30
Note: ritorno ad anello passando per il Monte Panà

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2 Comments

  1. bellissimo itinerario, che io ho percorso al contrario. dalla colonia di Caldirola sono prima salito al Panà, Cosfrone e Ebro, da qui sono disceso per il sentiero 106 ed il rifugio Orsi.
    Luoghi davvero meritevoli per rigenerarsi e riprendere il contatto con la natura

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