Il Rifugio Boccalatte-Piolti

Trekking al Rifugio Boccalatte, in Val Ferret – Val d’Aosta, un pezzo di storia dell’alpinismo: fatica, passione e adrenalina.

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Il Monte Bianco visto dalla Val Ferret

Accade a volte di scoprire luoghi che lasciano un’impronta nella nostra vita, che cambiano per sempre la nostra prospettiva, che ci fanno assaporare un’aria nuova, alla quale non sappiamo più rinunciare.
Oltre trent’anni or sono, fu il mio primo rifugio di montagna, praticamente la mia escursione d’esordio. E’ il Rifugio Boccalatte – Piolti (m. 2803), posto al centro della splendida Val Ferret, in Val d’Aosta.
Ero totalmente sprovveduto riguardo al camminare in montagna, alle tecniche di salita, all’equipaggiamento e alla preparazione fisica; lo affrontai, insieme ad alcuni amici dell’oratorio in condizioni climatiche a dir poco sfavorevoli, con grande fatica ed incoscienza a tratti.
Da quel giorno, una profonda ed impetuosa passione per la montagna mi travolse ed ancor oggi questo fuoco non si è ancora spento.

Un Rifugio Storico
img-20161024-wa0010Il Rifugio Boccalatte – Piolti occupa un ruolo storico importante in Val d’Aosta, costruito infatti nel 1881, è uno dei più vecchi di tutta la valle.
Dopo sette anni di dolorosa chiusura, per la pericolosità dei seracchi delle Grandes Jorasses (m. 4205), che incombono sul percorso, è stato finalmente riaperto agli appassionati; con grande entusiasmo sono ritornato a respirare la sua straordinaria atmosfera.

Partenza da Planpincieux
Il trekking per il Boccalatte parte dalla frazione di Planpincieux (m. 1590 – 6 km da Courmayeur), di fianco all’albergo ristorante Miravalle.
Si tratta di un itinerario impegnativo, sia per il dislivello, sia per le difficoltà tecniche che si incontrano: tratti attrezzati, a volte esposti, inseriti in un contesto impressionante; a livello escursionistico uno dei rifugi più difficili di tutta la Val d’Aosta.

La prima ora, su sentiero, è piuttosto tranquilla, con una straordinaria visuale sul Monte Bianco ed il versante meridionale delle Grandes Jorasses.
L’attraversamento di due torrenti prelude all’inizio delle difficoltà, passaggi di facile arrampicata su roccette a volte un poco instabili, introducono ad un’aerea scala metallica, che permette di superare un salto roccioso verticale.
Inizia il tratto centrale, piuttosto faticoso, sulla cresta della morena, il paesaggio è sempre più emozionante ed occorre non pensare troppo all’incombere dei seracchi sopra le nostre teste.
Al termine della morena, si taglia decisamente a sinistra, mettendo piede sul nevaio, che a fine estate può essere evitato rimanendo qualche decina di metri più in alto.

Finale adrenalinico

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Il tratto finale

Giungiamo alla parete rocciosa finale, che conduce al rifugio, già visibilissimo dall’inizio del sentiero.
La parete è attrezzata con corde fisse nuove di zecca, i cosiddetti “canaponi”, che consentono una veloce arrampicata, con un paio di tratti molto esposti, degni di attenzione.
L’emozione all’arrivo è intensa: ci troviamo in un autentico nido d’aquile, con una visuale impressionante sul sottostante e tormentatissimo Ghiacciaio di Planpincieux.
Qui si respira la storia dell’alpinismo, tutti i “Grandi” sono passati in questo luogo alla conquista delle Grandes Jorasses, considerato tutt’ora uno dei Quattromila più impegnativi.
il rifugio, compatibilmente con l’ambiente in cui è inserito, è accogliente; la nuova gestione offre un ristoro basato sulla semplicità e la passione, componenti fondamentali dell’andare in montagna…e la cena è davvero sorprendente.

La discesa verso valle
La discesa verso valle

E’ stata un’emozione, pari a trent’anni fa e continuerà ancora per molto tempo: fatica, passione e adrenalina, il carburante della mia vita.

Informazioni

Località di partenza – Planpincieux (m. 1590) – Courmayeur – Val d’Aosta
Difficoltà – Escursionisti esperti
Dislivello – 1210 m
Tempo di salita – 3 ore e 30
Tempo di discesa – 3 ore
Periodo di apertura – Da metà di giugno a metà di settembre
Note: nel tratto finale consigliato l’uso di imbragatura, cordini, moschettoni e casco

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2 Comments

  1. bello!!! e mi salvo anche questo…ma quando arrivano le vacanze??? ho già una lista infinita di escursioni e viaggi!!!! ciao e grazie per le “dritte” 😉

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