Le Vette di Marcarolo

Alla scoperta del selvaggio Appennino

Il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, luogo appenninico straordinario, posto al confine fra le Provincie di Alessandria e Genova, in grado di offrire trekking di grande interesse naturalistico ed emozionale.
Protagonista assoluto, il Monte Tobbio (m. 1092), montagna iconica per un grande numero di escursionisti, piramidale, ricco di storia e tradizione, visibile da ogni punto della pianura alessandrina.
Accanto a Sua Maestà Tobbio, esistono però altre vette, meno conosciute e frequentate, in grado di offrire spunti di pari livello o addirittura superiore.
Ecco una breve rassegna delle cime del Parco, esplorate sovente da noi di Trekking Inside.

Il Monte Tobbio
Trekking ovviamente irrinunciabile, che può essere affrontato con svariate opzioni di salita.
La più comune, dal Valico degli Eremiti (m. 565), per il sentiero che transita sul Passo della Dagliola (m. 860 – 2 palline e 1 trattino giallo – 1 ora e 40), per l’itinerario dal cerchio giallo barrato che percorre principalmente il versante occidentale (1 ora e 30) o per la celebre “Diretta” (50 minuti) che si snoda sulla cresta nord-orientale.
Altre due opzioni sono rappresentate dal bellissimo percorso con partenza da Voltaggio (m. 340/ 2 ore) o dal Ponte Nespolo ( m. 460/ 1 ora e 50), attraverso uno straordinario bosco di castagni secolari, transitando in entrambi i casi sempre per la Dagliola.

Il Bric Castiglione
Passo della Dagliola che risulta il comune denominatore anche per il “fratello minore” del Tobbio, il Bric Castiglione (m. 995), montagna di grande fascino panoramico, le cui vie di salita ricalcano le precedenti ad eccezion fatta per l’ultimo tratto sulla divertente e rocciosa cresta occidentale.
Come si può facilmente intuire, il Passo della Dagliola rappresenta uno snodo cruciale per gran parte dei trekking all’interno del Parco, compresi i successivi.

I Monti delle Figne e Taccone
La loro vicinanza fa si che vengano spesso nominati contemporaneamente ed anche saliti durante un unico trekking.
Parliamo dei Monti delle Figne (m. 1172) e Taccone (m. 1113), il primo rappresenta la massima elevazione del Parco ed offre una visuale privilegiata sui Laghi del Gorzente; il secondo distante meno di mezz’ora, in direzione sud-est, costituisce una bellissima balconata sul Mar Ligure.

Itinerari comuni con Tobbio e Castiglione fino alla Dagliola e successivo passaggio nell’ultimo tratto, per la Cascina Carrosina (m. 840), prima su facile sterrata e poi su cresta spesso ventosa.
Altra interessante e più breve soluzione dal Passo della Bocchetta (m. 772/ 1 ora e 30 o 2 ore), transitando sotto le pendici del Monte Leco (m. 1075).

Il Monte Tugello
Chiudiamo con il Monte Tugello (m. 841), la montagna forse meno conosciuta del Parco, ma oltremodo suggestiva ed emozionante.
Rispetto alle altre vette, ha una posizione più decentrata in direzione ovest e di conseguenza le vie di salita si differenziano in maniera evidente.
Gli itinerari di attacco al Tugello sono sostanzialmente due.
Il primo dal Ponte Nespolo, in direzione opposto al Passo della Dagliola, con un breve e divertente roccioso percorso (1 ora e 15) che permette di percepire nettamente il fascino selvaggio del Parco.
Il secondo, per la cresta est, decisamente di tutt’altro spessore, rappresenta senza ombra di dubbio il trekking più difficile di questa zona.
La partenza è poco dopo il Valico degli Eremiti, seguendo a destra il primo tratto del sentiero che conduce ai Laghi della Lavagnina.
La cresta molto poco frequentata e con segnalazioni scarse, presenta passaggi di arrampicata escursionisticamente impegnativi e zone nelle quali la progressione è difficoltosa, vuoi per l’esposizione, vuoi per la scelta della via corretta di salita: indispensabile esperienza e sangue freddo.
Un trekking sorprendente in un luogo sorprendente, che non finisce mai di stupire chi lo frequenta…e noi di Trekking Inside siamo fra questi.

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3 Comments

  1. bellissima zona e bellissime cime: le ho visitate tutte.
    Aggiungerei anche il Pracaban, sentiero breve ed adatto a tutti, con bella visuale sia sul parco che sul versante ligure

  2. Il fratello minore del tobbio è il Tugello. Il nome “tobbio” in realtà e una italianizzazione di “tuggiu” che in dialetto significa “grossa pietra”. Da cui “Tugello “, la cima minore. Tutto l’altopiano delle capanne pero è meraviglioso. Ci sono zone meno conosciute, e sentieri non segnati, incantevoli.

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