Con le ciaspole al Bonatti

Sole glaciale in Val Ferret

Avevamo già descritto questo itinerario esattamente dodici mesi or sono, ma le condizioni nelle quali abbiamo vissuto questo trekking, pochi giorni fa, ci hanno obbligato a farlo ancora: la salita al Rifugio Bonatti (m. 2025), Val Ferret, in Valle d’Aosta.
Condizioni eccezionali, clima artico ed oltre due metri di neve.
Uno scenario che mette alla prova, ma di grande fascino e di impatto emotivo.

Da Planpincieux
La partenza è dalla località di Planpincieux (m. 1590), raggiunta comodamente con l’efficiente servizio di navette, proveniente da Courmayeur (m. 1200), nonostante una debole nevicata, destinata ad esaurirsi durante la mattinata.
Da qui inizia il nostro trekking con le ciaspole, costeggiando fedelmente la pista da sci di fondo.

Difficoltà e pendenze elementari durante la prima metà del percorso, escludendo le condizioni ambientali, 7/8 gradi sotto zero e vento teso da nord-est.
Giungiamo a Lavachey (m. 1642/ 4 km), dopo un inaspettato ed emozionante incontro con una ciclopica valanga, oramai consolidata, proprio sotto il versante meridionale delle Grandes Jorasses (m. 4205).
A Lavachey, una breve sosta, l’omonimo albergo ed il bar ristorante Chalet Mont Dolent, sono letteralmente sepolti.

Fatica fra i larici
Il vento rinforza ulteriormente e dopo un breve tratto in salita, giungiamo all’attacco del sentiero estivo per il Bonatti (1 ora/ 2.5 km), nei pressi del ponte sul Torrente Malatrà, anch’esso invisibile.

La fase all’interno del bellissimo bosco di larici è indiscutibilmente la più affascinante e faticosa, per le pendenze e per il manto nevoso che si fa via via meno battuto.
Giunti ai prati sommitali verso il rifugio, il meteo è definitivamente migliorato.

Gelo e commozione
Lo scenario si apre in maniera commovente sul Monte Bianco e sulla vicinissima e celeberrima parete est delle Grandes Jorasses, spazzata da un grecale impetuoso, la temperatura percepita si aggira sui -15.

All’interno troviamo la consueta calda accoglienza, raramente il bisogno di rifugio è stato impellente come oggi.
La consapevolezza del ritorno verso il sole glaciale del Monte Bianco è feroce, incrollabile…quella dell’ennesima e non ultima meravigliosa giornata vissuta fra le montagne.

Informazioni utili
Località di partenza – Planpincieux – Val Ferret (m. 1590)
Difficoltà – escursionistico
Dislivello – 340 m
Tempo di salita – 2 ore e 30
Tempo di discesa – 2 ore e 15
Lunghezza a/r – 14.5 km

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