Il giro dei Cinque Laghi

Alla scoperta del Parco Adamello-Brenta

Interessante anello escursionistico, nel cuore del bellissimo Parco Naturale Adamello-Brenta, nella propaggine orientale del Gruppo della Presanella.
La partenza è da Madonna di Campiglio (m. 1522), si raggiunge in auto, o anche a piedi (1,5 km), Malga Nambino (m. 1634), poco prima del Villaggio di Patascoss (m. 1737).

Luogo da fiaba
La prima fase del nostro trekking è alla volta del Rifugio Lago Nambino (m. 1770), sulle sponde dell’omonimo lago, luogo fiabesco degno di una sosta, che raggiungiamo in 30/40 minuti, dapprima su sterrata e poi su facile sentiero (1,3 km).
La gita ora si fa decisamente più atletica, verso il Lago Serodoli (m. 2380/ sentiero 266, poi 217).
La pendenza è piuttosto ragguardevole ed apre velocemente un emozionante scenario sull’intero Massiccio del Brenta, sede di numerosi trekking durante la nostra vacanza in Dolomiti.

I colori del Parco
Sul percorso incontriamo il Lago Nero (m. 2346), il più piccolo della giornata, dall’inconfondibile colore blu intenso.
Dopo altri 15 minuti siamo poi di fronte al Serodoli, a livello cromatico forse la maggiore attrazione del nostro trekking, con ancora qualche piccolo iceberg sulla superficie.
Poco distante, in direzione ovest, dopo il passaggio nei pressi del Bivacco Serodoli, troviamo il Lago Gelato (m. 2393), che vista l’abbondante presenza di neve, testimonia chiaramente l’origine del suo nome.

Ritorno verso il Lago Lambin
Tornati nei pressi del bivacco, in lieve discesa prendiamo il sentiero 232 alla scoperta dell’ultimo lago di giornata, il Lambin (m. 2329).
Il sentiero risale brevemente in un ambiente roccioso e suggestivo fino a quota 2420, con un Brenta quasi commovente davanti a noi, per poi ridiscendere verso il Lago Lambin, posto alle pendici del Monte Serodoli, dalle dimensioni inaspettatamente ragguardevoli.
Poco oltre il lago occorre un poco di attenzione nei pressi di un bivio, che proseguendo sul sentiero 232 conduce al Lago Ritorto (il teorico sesto lago), per l’omonimo passo.
Optiamo invece per il sentiero 269 sulla sinistra, precipitando letteralmente verso il Lago Nambino, nostro punto di partenza.

La pace del Nambino
Si tratta di una discesa da affrontare con circospezione, visti i numerosi gradoni e tratti potenzialmente scivolosi.
Anche se di livello escursionistico, il trekking affrontato non è assolutamente banale, sia per il dislivello (650 m), sia per le pendenze e i numerosi tratti fra grandi massi, che richiedono equilibrio e agilità.
La pineta e successiva visione del Lago Nambino ripagano ampiamente le energie profuse: consigliamo vivamente un pernottamento sulle rive del Nambino, per godere ed apprezzare la magia e la pace del Parco Adamello-Brenta…alla prossima.

Informazioni utili
Località di partenza – Malga Nambino (m. 1634)
Difficoltà – escursionistico
Dislivello – 650 m
Tempo totale – 2 ore e 30/ 3 ore e 30
Lunghezza anello – 8,5 km

 

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