Il Trekking della Vita

La Montagna più alta è quella dentro di noi

Quando appare il punto più alto da raggiungere, in quell’istante diventa la cosa più importante della nostra vita.
Quando poi lo raggiungiamo, dopo ore, a volte giorni, di fatiche e sacrifici, basta una manciata di minuti e il nostro sguardo spazia già altrove, pronti per la discesa ed una nuova risalita.

Questo non si chiama Trekking, questo si chiama Vita.

L’obiettivo, il viaggio, la ricerca, la sfida: sono questi i fattori che danno un senso alla nostra esistenza, senza tutto ciò non si vive, si sopravvive.
E’ il meraviglioso, il faticoso Trekking della Vita, ognuno ha il proprio.

Le similitudini con il camminare in montagna sono numerose, a volte la fatica è insopportabile ma si va avanti, a volte è sufficiente un meteo incerto, per farci desistere.
Spesso il terreno è infido, pericoloso, estenuante, la ricerca di una radura assolata al riparo dal vento, diventa spasmodica.
Quando poi la si raggiunge, l’inquietudine cresce e la ricerca prosegue, il viaggio va avanti dentro noi stessi, una linfa vitale imprescindibile.

L’uomo è fatto per tutto ciò, la distinzione con gli altri esseri viventi sta nel desiderio di conoscenza, aldilà del mero istinto di sopravvivenza.
Alcuni la chiamano Anima, io la definisco sete di autodeterminazione, di scoperta interiore.
L’itinerario non è chiaro, le indicazioni di chi sta intorno spesso sono subdolamente fallaci: la scelta è nostra, coraggio o prudenza, scoperta o paura.
La paura…il crepaccio terminale che ci separa dalla vetta finale da scalare, la più difficile, quella dentro di noi.

Oramai da anni ho intrapreso questo viaggio, fatiche, gioie, dolori, sorprese meravigliose.
Il crepaccio è sotto i miei piedi, basta un ultimo slancio.
L’alba sta nascendo, la nebbia della notte si sta diradando, c’è soltanto una piacevole brezza, davanti a me la vetta finale…ed è meravigliosa.

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5 Comments

  1. “Senza tutto ciò non si vive, si sopravvive”. Ma noi vogliamo VIVERE, vogliamo arrivare alla crepaccia terminale, vedere se siamo in grado di superarla…E’ l’alba, la brezza del mattino ci accompagna, davanti a noi la vetta finale: dobbiamo trovare il coraggio per raggiungerla, e a quel punto ci sentiremo davvero VIVI.
    Roberto

  2. Io ho scoperto tardi questa passione, forse proprio nel momento in cui l’ho potuta valorizzare. Quello che mi dà la montagna, la salita, quella che toglie il fiato e fa venire meno le forze, quando sei vicino alla vetta e pensi di non avere più energie, è la certezza che ogni limite può essere superato e che le forze le devi trovare dentro di te. Quante cose vorrei trovare alla fine di una salita, quante risposte che non trovo, ma ogni volta torno con la certezza di poter affrontare tutto!
    Può sembrare un capriccio, ma è molto di più, è imparare a credere in se stessi. Antonella

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