Il Monte delle Figne

Il Gigante del Parco di Marcarolo

L’autunno apre il sipario sui trekking in Appennino, colori, atmosfere, profumi che cambiano.
Questa settimana abbiamo scelto il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, salita sul Monte delle Figne, con partenza dal Comune di Voltaggio.
Trekking assolutamente interessante, verso quella che rappresenta la massima elevazione del Parco con i suoi 1172 metri.
Sovrastato, a volte ingiustamente, dalla popolarità del Monte Tobbio, offre un percorso ricco di spunti.

Solitudine
E’ uno degli itinerari più lunghi di questo tratto appenninico, con i suoi 18.5 km a/r e regala praticamente tutto all’escursionista.
Come detto, sviluppo chilometrico importante, dislivello consistente (830 m), scenario di salita molto piacevole ed un panorama di vetta di tutto rispetto: soddisfazione psicofisica ed estetica, spesso in completa solitudine, aspetto interessante per chi si voglia ritagliare una giornata, lontano da tutto e da tutti.

Si parte da Voltaggio
La partenza è sul lato destro della Chiesa Parrocchiale (m. 340), una scalinata introduce verso il primo ripido tratto all’interno del bosco di castagni.
La prima fase (2 km), è piuttosto faticosa, si guadagna velocemente quota, con una bella visuale dall’alto sulla strada che porta al Valico degli Eremiti, classica sede di partenza per il Monte Tobbio.
Mano a mano la vegetazione comincia a diradarsi entrando nella fase centrale, due chilometri pressoché pianeggianti, in un ambiente quasi “alpino”, tipico della zona, con il versante orientale di Sua Maestà Monte Tobbio di fronte a noi.

La Carrosina
Verso quota 700, troviamo un bivio che a destra porta agli Eremiti (m. 560), proseguiamo invece a sinistra verso il Colle della Dagliola (m. 850), classico incrocio per le vie di salita al Bric Castiglione (a sx) ed il Tobbio (a dx).

Puntiamo ora a sud verso il “Gigante”, dalla sagoma inconfondibile, raggiungendo dopo un chilometro di lieve discesa, la Cascina Carrosina (m. 820/ 6 km percorsi), in fase di profonda ristrutturazione.
I duemila metri di sterrata che ci separano dal pendio finale, sono molto veloci ma al contempo rilassanti, permettendoci di apprezzare il caratteristico fascino del Parco di Marcarolo.
Solitari, in un contesto quasi lunare, solamente una leggera brezza, il nostro respiro ed il rumore dei nostri passi…NON abbiamo bisogno di altro.

Arrivo in cresta
Copriamo gli ultimi 200 metri di dislivello, sul sentiero che va stringendosi ed aumentando decisamente di pendenza, in vista della pianeggiante cresta sommitale, al termine della quale siamo al cospetto della particolare ed affascinante Croce di Vetta (9.25 km totali).
Oltre alla consueta e bellissima visuale sulla totalità del Parco, lo sguardo è rapito dalla lucente vicinanza dei Laghi del Gorzente, ma soprattutto la mente ed il cuore sono focalizzati solamente su una parola…PRIVILEGIATI.

Informazioni utili
Località di partenza – Voltaggio (m. 340)
Dislivello – 830 m
Difficoltà – Escursionisti allenati
Tempo di salita – 3 ore/3 ore e trenta
Tempo di discesa – 2 ore e trenta/3 ore
Lunghezza a/r – 18.5 km

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