Il Rifugio Pagarì

In Valle Gesso, per veri camminatori

Ennesima perla, che mancava alla nostra ricca collezione di rifugi della Valle Gesso, nella nostra amata Provincia di Cuneo.
Senza dubbio l’itinerario più lungo e faticoso da noi affrontato, per autentici camminatori, che rispecchia in pieno le caratteristiche di questa zona alpina: il Rifugio Pagarì (m. 2650).

Da San Giacomo
La partenza è da San Giacomo di Entracque (m. 1215), raggiunto percorrendo da Borgo San Dalmazzo, la Valle Gesso, transitando per Valdieri e svoltando poco prima dell’abitato di Entracque.
Lasciata l’auto nei pressi della Baita Monte Gelàs, si attraversa un ponte sulla rotabile asfaltata chiusa al traffico, che presto diverrà sterrata.
Il tempo di salita sul cartello che indica l’accesso al rifugio è eloquente: 5 ore.
Si tratta sicuramente di uno dei trekking fisicamente più impegnativi di questa zona.
La lunga fase di avvicinamento al sentiero vero e proprio su larga mulattiera (4 km), all’interno del Vallone di Monte Colomb, conferma questo dato.
Giungiamo al Gias Sottano del Vei del Bouc (m. 1435), dopo il passaggio per il Gias dell’Aiera (m. 1345) ed il Prà del Rasour (m. 1395).

Ambiente selvaggio
Trascurando la deviazione sulla sinistra per il Lago del Vei del Bouc, attraversiamo a destra un ponte in legno, allontanandoci progressivamente su pascoli, dal Torrente Gesso, dopo l’attraversamento del Rio Pantacreus su un altro “aereo” ponticello.
L’ambiente via via si fa più roccioso, con innumerevoli zig zag, dalla pendenza mai eccessiva.
In breve si giunge ad un caratteristico muraglione a secco nei pressi del Passo Sottano del Muraion (m. 2030).
Come detto, si tratta di una gita fisicamente e motivazionalmente impegnativa: difficoltà tecniche scarse, pendenze regolari, ma chilometraggio (24 km a/r) e dislivello (1450 m), “ciclopici”.
Le nostre energie sono comunque costantemente alimentate dallo straordinario ambiente che ci troviamo di fronte, scevro e selvaggio, caratteristiche peculiari di queste montagne, che frequentiamo oramai da decenni.

Brividi
Proseguendo nel vallone sempre più ampio, siamo nei pressi della morena del Ghiacciaio del Peirabroc, dove incontriamo l’ultimo bivio che prelude all’attacco finale al nostro obiettivo.
Prendiamo a destra trascurando la diramazione a sinistra per il Lago Bianco e il Colle dell’Agnel.
Durante gli ultimi trecento metri di dislivello, le difficoltà non cambiano, tuttavia, specie ad inizio estate, è frequente incontrare nevai di dimensioni anche ragguardevoli, degni di attenzione.
La struttura del Rifugio Federici-Marchesini, meglio noto come Pagarì, appare all’ultimo istante, meravigliosamente incastonata in un anfiteatro montuoso nel quale spiccano il Monte Gelàs (m. 3143) e la Maledia (m. 3061), con la sua imponente parete nord-est.

L’atmosfera che si respira dopo tanta fatica è unica, un BRIVIDO percepito da ogni cellula del nostro corpo, un BRIVIDO al quale noi di Trekking Inside non sappiamo rinunciare.

Informazioni utili
Località di partenza – San Giacomo di Entracque (m. 1215) – Valle Gesso
Difficoltà – escursionisti allenati
Dislivello – 1450 m
Tempo di salita – 3 ore e 30/ 5 ore
Tempo di discesa – 3/4 ore
Lunghezza a/r – 24 km

 

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