Il Bivacco Pascal

Al cospetto del Monte Bianco

C’è una galleria sull’autostrada A5, che percorro da decenni, al termine della quale so esattamente cosa vedrò, tuttavia quando LUI appare, per l’ennesima volta il mio cuore per un attimo si ferma.
E’ la montagna più alta d’Europa, il Gigante delle Alpi, è il Monte Bianco.
E’ un Massiccio splendido, per il suo impatto panoramico, per la sua storia e per la varietà di itinerari che offre, dall’alpinismo estremo, alle gite con la famiglia.
Questa vetta di 4810 metri, sotto la quale sorge il Comune di Courmayeur, divide due valli fra le più suggestive della Val d’Aosta: la Val Veny e la Val Ferret.
Da quando ho iniziato la mia avventura sulle montagne, la Val Ferret è quella che amo di più in assoluto, i suoi panorami, la sua atmosfera, destano in me emozioni senza paragoni.

Il Pascal
Vorrei descrivere un mio recente itinerario affrontato in questo luogo: il Bivacco Pascal (m. 2920), posto sulla Testa dei Licony.
Per la precisione il bivacco si trova in Val Sapin, una valle minore che corre parallela e vicinissima alla Val Ferret.
La partenza è dalla località dell’ Hermitage (m. 1470), che si raggiunge in circa 4 km da Courmayeur, posteggiando al termine della strada asfaltata, nei pressi del bellissimo Ristorante Hermitage.
La gita è impegnativa, oltre 4 ore di salita e 1450 metri di dislivello; le difficoltà tecniche sono scarse, ma occorre allenamento ed una buona dose di determinazione.
La prima parte nella pineta è subito faticosa, fino ai casolari di La Suche (m. 1810/ 50 minuti), presso i quali una breve uscita allo scoperto sui prati fa intuire il grande livello panoramico del percorso.
Da qui si giunge ad un bivio a quota 2000, prendiamo a sinistra, apprezzando una decisa diminuzione della pendenza fino a quota 2200.

Verso il Colle dei Licony
Il sentiero poi, riprende a salire notevolmente su una diagonale che taglia letteralmente i prati fino ad arrivare in vista del Colle dei Licony (m. 2671).
Il tratto verso il colle è a dir poco estenuante, ripagandoci però all’arrivo con una visuale incantevole sull’omonimo lago, poco sotto di noi, sulla sinistra del quale notiamo il sentiero proveniente da Morgex.
Proseguendo a destra sulla cresta, ci attende l’ultima parte di pietraia che prelude al Bivacco Pascal (45 minuti).
Se affrontato ad inizio estate, in alcuni anni, questo tratto può presentare numerosi nevai, a tratti ripidi e potenzialmente scivolosi: in questo caso il livello di difficoltà passa da escursionistico a quello per escursionisti esperti.

Scenario impressionante
L’arrivo al bivacco, dopo tanta fatica è quasi scioccante, con una straordinaria visuale su Monte Bianco e Grandes Jorasses (m. 4206), letteralmente a portata di mano; un ambiente unico che ci ha accompagnato per l’intera escursione.
Una volta normalizzati il nostro livello di adrenalina e la frequenza cardiaca, apprezziamo anche l’ampia e confortevole struttura in pietra del Bivacco Pascal, inaugurato nel 2006 in memoria della guida alpina Luigi Pascal, caduto sul Ghiacciaio del Miage nel 1999.
Dotato di 10 comodi posti letto ed una spaziosa zona per consumare i pasti, se si decide per un pernottamento, offre la possibilità di trasformare una bella gita in un’esperienza indimenticabile: un’alba davanti al Monte Bianco da togliere il respiro.
Senza ombra di dubbio, ritengo si possa annoverare fra le migliori esperienze escursionistiche dell’intera Val d’Aosta.
La discesa avviene con una certezza: che presto ritorneremo…e con un ringraziamento: alla mia compagna Alessandra, per aver condiviso con me questa meravigliosa avventura.

Informazioni utili
Località di partenza – Hermitage (m. 1370) . Courmayeur – Val Ferret
Difficoltà – Escursionistico (E/E con la presenza di nevai)
Dislivello – 1470 m
Tempo di salita – 4 ore/ 4 ore e trenta
Tempo di discesa – 3 ore/ 3 ore e trenta
Periodo consigliato – Luglio/ Settembre

Ti è piaciuto? Condividilo!



6 Comments

  1. Io l’ho provato nell’autunno 2015 con un mio caro amico, (31 ottobre / 1° novembre), quando l’ultima visita risaliva ad almeno due mesi prima.
    Esperienza forse irripetibile: in successione, prima il foliage della Vallèe, poi il lago di Licony nel tardo pomeriggio, l’arrivo mezz’ora prima del tramonto, tutto il tramonto minuto per minuto, l’alba successiva (e nuovamente il lago). Il tutto con l’aria, la luce, i colori autunnali che – in tutta sincerità – non reggono il confronto con l’estate, anche se ognuno può avere i propri gusti. Per parte mia, consiglio di provare per credere 🙂
    Un saluto.
    https://www.facebook.com/andrea.colosimo.73/media_set?set=a.1668816513393909&type=3
    Le foto che facemmo, di cui ho fatto un album su FB con relativa recensione (cosa rara per me su quel social), credo che parlino da sole.

    • Dal Bivacco Pascal non si può raggiungere il Monte Bianco…esso è posto sotto la Testa dei Licony, che dal bivacco si raggiunge in pochi minuti…per raggiungere il Monte Bianco dal versante italiano, si pernotta al Rifugio Gonella, con difficoltà alpinistiche.
      Indispensabili esperienza e grande allenamento…e magari farsi accompagnare da una guida alpina.

Rispondi a Federico Zerbo Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.


*