Camminare

Un Viaggio dentro se stessi

Cos’è poi il camminare?
Un passo dopo l’altro, uno, due, cento…migliaia di passi.
Un gesto: tallone, esterno del piede, alluce, spinta e si va.
Forse è del gesto che mi sono innamorato, della coordinazione fra movimento, cuore e respirazione.

Cammino da quando avevo quindici anni, dapprima erano fatti episodici, la scuola, gli amici, il calcio avevano la precedenza.
Con il passare degli anni il camminare mi è entrato dentro, cambiando il mio fisico e la mia mente.
Decisivi sono stati gli anni in bicicletta, spesso solitario, spesso vicino ai miei limiti e il viaggio era solo all’inizio.
Durante questo periodo ho imparato a conoscere la vera fatica, il valore del sacrificio, della disciplina, dell’allenamento, della passione che cresceva dentro di me.

Arrivare vicino ai miei limiti psicofisici ha trasformato le mie camminate in montagna e non solo, in puro divertimento, in autentico distacco dal contesto per un viaggio dentro me stesso.
La conoscenza delle proprie sensazioni, dei materiali, dei luoghi, dell’equipaggiamento, ha consentito la scoperta di emozioni nascoste, che aspettavano solamente di potersi manifestare.
A volte mi domando perché spesso cerco ed ho cercato la solitudine in montagna.
Forse perché spesso soli è più comodo, più immediato, forse perché l’ambiente solitario è stimolante, ti pone di fronte ai tuoi limiti, forse perché è più introspettivo; sicuramente non c’è peggior solitudine di quella che a volte si prova in un ambiente affollato, forse è da questo che fuggo.
Esularsi dal contesto, pur essendone perfettamente consapevoli e conoscitori, è questo il mio concetto fondamentale del camminatore.

A tal proposito nei miei racconti cito spesso un’esperienza vissuta esattamente un anno fa: un percorso a piedi per andare al lavoro, ventisei km sulla strada statale per Alessandria.
Un chilometro camminando ed uno correndo, poco meno di tre ore di equilibrio, di pienezza psicofisica, tre ore passate come un lampo.
Fuori c’era un contesto, ma io ho vissuto il mio: la realtà cambia quando noi cambiamo la nostra visione di essa, il nostro cammino si colora unicamente per merito nostro.
Un paio d’anni fa invece, Arenzano/Spotorno lungomare, andata e ritorno, 80 km durante i quali mi sono sentito vivo, in contatto con ogni parte del mio corpo.
Per camminare non serve lo spettacolo, il pubblico, i fuochi d’artificio, una sola cosa è necessaria: la Passione, il non rinunciare mai a sentirsi vivi, sempre un obiettivo davanti a noi, sempre un passo…e poi un altro.

Alla fine questo mio amore per il camminare probabilmente non è altro che l’amore per la vita.
E’ banale, ma la nostra esistenza è un cammino, può essere lineare, circolare, con salite a volte faticose, con discese a volte ripidissime.
Forse è questo il motivo per cui ho scelto di camminare: perché la vita è meravigliosa e merita di essere percorsa sempre…con le proprie forze, con il proprio cuore.

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11 Comments

  1. bellissima introspettiva. penso e mi auguro che questo articolo possa essere di aiuto a molti: tante persone faticano a trovare una passione, un obbiettivo, uno stimolo per continuare a migliorarsi ed andare avanti. Sicuramente non tutti lo possono trovare nel cammino, ma molti sì.

    non c’è niente di meglio delle parole che escono dal proprio cuore per descrivere la propria passione, il proprio amore per qualcosa. Anche se è sempre difficile trovare i termini adatti per esprimere quel che si prova, è importante condividerlo con gli altri: può aiutare loro e sicuramente aiuta noi stessi. forse la saggezza di cui tanto si parla, e che molti ricercano, è proprio questo

  2. non ho mai pensato al motivo, a quello che mi spinge a camminare e danzare…vivo così…non sopporto il rumore, le folle, gli spazi chiusi. Camminare e danzare mi danno pace. non ho mai misurato il tempo, i km..non mi metto alla prova o in competizione…non mi interessa…quello che so è che camminare e danzare e correre e respirare e vedere i colori e guardare il cielo e le nuvole… è meraviglioso è spesso per me l’unica ragione di vita…
    buone camminate a tutti voi

  3. Parole meravigliose e toccanti. Le emozioni che proviamo camminando sono uniche e diverse per ognuno di noi, ed è bellissimo condividerle con persone che possono comprenderle. Vivere in cammino, camminare per sentirsi vivi. Sempre.

  4. ..Ho iniziato a cammirare qualche anno fa..Quando mi è cascato addosso il problema cassa integrazione e perdita del lavoro. ..come spesso accade i momenti duri portano ad evolversi a migliorare..ebbene adesso non posso fare a meno di camminare e nelle giornate no infilo le scarpe e so che tornerò più leggera

  5. Io ho iniziato camminare dopo aver lasciato corsa per me camminare è tornare un po’ bambina quando mi portavano a fare lunghe passeggiate nella natura e adesso sto riscoprendo questa cosa bella bellissima che mi fa stare bene fisicamente e mentalmente i

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