Autunno sull’Antola

Fra i colori d’autunno della Val Borbera

L’Autunno, stagione di passaggio, giornate che si accorciano, sole che si abbassa, le prime malinconiche nebbie, in attesa dell’inverno.
Ma le nostre motivazioni non vacillano, l’autunno offre spunti, colori, luci irripetibili, occorre soltanto la volontà di vivere esperienze, che ci rimangono tatuate nella memoria, anche dopo decenni di trekking.

L’ Antola
La nostra scelta è caduta sul Monte Antola (m. 1597), in Val Borbera, straordinario in primavera ed inizio estate…ed in egual misura in autunno.
L’itinerario percorso da noi di Trekkinginside è oramai arcinoto agli appassionati, in quanto descritto in molteplici condizioni: avvolti dai Maggiociondoli, immersi nella neve o addirittura in notturna.
La partenza è dalla Località di Casa del Romano (m. 1400), in Alta Val Borbera al confine con la Liguria, raggiunta dopo il passaggio per Cabella e Carrega Ligure.

Relax in mezzo ai colori
Dislivello modesto (200 m), chilometraggio non eccessivo (11 km a/r), in un superlativo scenario autunnale.
I sentieri ogni volta cambiano, perché cambia il nostro approccio nell’affrontarli, oltre alle condizioni ambientali; procediamo nella prima parte fra gli splendidi faggi multicolori, che si preparano alla sfida al lungo inverno appenninico: ne usciranno vincitori.
Quando poi il bosco si apre, apprezziamo le altre vette dell’alta valle, dal Carmo all’Ebro, fino al lontano Alfeo, in Val Trebbia, nostro trekking iconico.
Proseguiamo nella parte centrale, con la Val d’Aveto sulla sinistra, sempre senza difficoltà fino al Passo Tre Croci (m. 1495).
Ci accompagna quella dolce malinconia tipica di questa stagione, l’inverno che si avvicina, una fine in attesa di un nuovo inizio, tutto si ripete, ma le emozioni si rinnovano, una linfa vitale imprescindibile.

Il Miracolo
Squarci di giallo, arancio, rosso, in contrasto con il grigiore dell’orizzonte, attacchiamo il pendio finale, più ripido e pietroso.
L’arrivo sui prati sommitali è il nostro attimo preferito, il cuore accelera…ma non per la pendenza, in vista della Cima oramai prossima.
La storica grande Croce di Vetta ci accoglie, silenziosi, apprezziamo per l’ennesima volta questo MIRACOLO.
Fermi sul punto più alto, il nostro sguardo ruota commosso a 360 gradi, senza peso, senza dolore, c’è probabilmente irrazionalità in tutto ciò…ma per i miracoli non esiste spiegazione.

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